L’antico borgo di Albugnano, situato sul più alto rilievo nella piana del Po’, viene anche chiamato “Balcone del Monferrato” per la spettacolare vista sulle colline e i suoi vigneti e l’intero arco alpino in lontananza.
Collocato sul crocevia degli antichi collegamenti stradali medievali, oggi sul confine tra la provincia di Torino e quella di Asti, Albugnano con la Canonica di Santa Maria di Vezzolano risente ancora di un sistema culturale romanico sviluppatosi sull’asse tra Nord Europa, Roma e Gerusalemme.
Trovandosi sulla Via Francigena, questo eccezionale edificio risente di evidenti influenze architettoniche francesi, che secondo le leggende sarebbe stato fondato già da Carlo Magno.
Nel Medioevo Vezzolano accoglieva i pellegrini in cammino per Roma e godeva di una certa influenza. Oggi fa parte del Polo Museale di Torino ed è uno tra i siti romanici più importanti del Piemonte.
Nei blocchi di arenaria dei muri della Canonica si possono notare delle inclusioni di sedimenti marini, che testimoniano le origini geologiche di queste colline allora fondo marino, e che contribuiscono alle caratteristiche uniche di questo Terroir.
La facciata, decorata con capitelli e statue, ha un bel portale con bassorilievi raffiguranti santi e figure fiabesche medievali ornate di foglie di acanto. La chiesa è divisa da un nartece, lo jubè, il tipico pontile che divideva il clero dai credenti nel medio evo. Su di esso si trova un bassorilievo con storie del Vangelo, raro esempio di sculture medioevali dipinte. il recente restauro ha riportato all’originale brillantezza i colori delle figure con mantelli azzurri e incarnati delicati.
L’importante trittico tardo-gotico sull’altare ricorda la visita del Re di Francia, il quale dopo essere stato curato dai frati, lasciò per riconoscenza quest’opera unica di origini francesi.
Dalla navata centrale si accede al chiostro attraverso un piccolo passaggio. Qui il visitatore trova elementi architettonici di epoche diverse e affreschi risalenti al XIII – XV secolo, magnificamente conservati, che narrano le vicende della sua costruzione e la storia delle signorie medievali di queste terre.
La prima produzione della vite documentata ad Albugnano risale all’XI secolo, ma probabilmente è più antica ancora.